La parola di Dio e la II tappa del cammino diocesano

Siamo invitati a vivere la seconda tappa del cammino diocesano annuale, proposto dal vescovo a tutti i credenti. Si tratta di interrogarsi sul proprio rapporto con la Parola di Dio, inteso come Parola di Dio scritta, quella raccolta nelle Sacre Scritture, letta e pregata personalmente o proclamata e ascoltata in modo comunitario nella liturgia.

Per vivere questa tappa, siamo aiutati in modo creativo e originale da un’idea innovativa del Consiglio Pastorale Parrocchiale, il quale (grazie al prezioso contributo di due giovanissimi) ha prodotto un grazioso sussidietto per aiutarci a porre le domande essenziali.

  • Come è il tuo rapporto con la Parola di Dio?
  • Leggi la Parola di Dio?
  • Perché la leggi?
  • Quando la leggi, cosa accade?
  • La Parola di Dio ti aiuta nel cammino della tua vita?

Seguendo questo piccolo strumento, poi, viene proposto un momento di lettura-preghiera personale accessibile a tutti. Pochi minuti e semplici, perché tutti si sentano coinvolti e tutti possano provare a viverlo.

L’esito è un’esperienza aperta. Non si vuole concludere in qualche modo, ma lasciare il sapore di una cosa bella che potrebbe continuare. Come si dice nel proverbio, che ci si deve alzare da tavola con un po’ di appetito…

Quando la Chiesa ha celebrato il grande Concilio Vaticano II, con tutti i vescovi del mondo, dal 1962 al 1965, uno degli intenti principali di quell’assemblea è stato di rimettere al centro la Parola di Dio. Lo hanno fatto con un celebre documento: la costituzione dogmatica Dei Verbum; lo hanno fatto rimettendo una lettura pressoché completa della Bibbia nel ciclo dell’anno liturgico e lo hanno fatto, infine, proponendo a tutti i cristiani di leggere personalmente e a lungo la Sacra Scrittura, con un fiorire di corsi e di sussidi per sostenere questo proposito.

In quegli anni c’è stato un grande fermento: come per chi riscopre un tesoro, che era stato a lungo nascosto. Il Concilio fece quella scelta con la profonda convinzione che il rapporto intenso con la Parola di Dio potesse cambiare la vita della Chiesa e di ogni cristiano, ma oggi, purtroppo, pare che non sia più così. Sembra quasi che ci si sia abituati a richiamarsi alla Parola di Dio, al punto che nessuno più la legge veramente, perché si dà quasi per scontata, senza percepirne l’incredibile ricchezza.

I giovani non leggono più la Bibbia da soli. Gli adulti la Bibbia ce l’hanno più che altro come abbellimento del comodino da letto.  Prima della messa pochissimi si prendono la briga di arrivare in anticipo, per leggere le letture e prepararsi alla celebrazione.

L’obiettivo di questo piccolo esercizio comunitario, che avrà una coda nelle possibilità offerte durante la Settimana Santa (Lectio divina, celebrazione penitenziale e vespri in famiglia) è proprio quello di riscoprire che la Parola di Dio davvero può trasformare la tua vita e di ringraziarti, perché questa trasformazione fa bene alla Chiesa e al mondo.

Sogno che i giovani inizino a dedicare dieci minuti a questi testi dalla sapienza meravigliosa e insondabile; che gli adulti tengano la Bibbia e i Salmi nelle loro borse di lavoro e prima della pausa pranzo, dedichino dieci minuti a meditarne qualche passaggio. Sogno che gli anziani si consumino gli occhi e il cuore e rileggere le pagine della Scrittura, dove raccogliere il senso della vita e attingere alla sapienza di Dio, che ce l’ha donata.

Don Davide




La Quaresima come cammino

Inizia la Quaresima, che è soprattutto un cammino spirituale.

La nostra parrocchia, rappresentata nel Consiglio Pastorale Parrocchiale, ha deciso di scandire questo cammino con alcune attenzioni, mirate specialmente a vivere bene la Settimana Santa.

Per questo, si è deciso – nei giorni della Settimana Santa – di impostare un percorso che, al termine della Quaresima, ne ricapitoli tutto l’itinerario e, allo stesso tempo, scandisca l’ultima preparazione. Lo indichiamo fin d’ora, perché possiamo esserne pienamente consapevoli.

Si tratterà, quindi, di privilegiare le tre principali celebrazioni eucaristiche (Palme, Cena del Signore, Pasqua) e di sostituire la messa serale del lunedì santo, martedì santo e mercoledì santo, con tre momenti di cammino spirituale a cui convocare tutta la comunità, sempre alle ore 19, in modo da permettere a tutti di partecipare.

Il primo, il lunedì santo, vivremo un momento di Lectio divina, sul vangelo dell’Unzione di Betania, che apre la preparazione alla Settimana Santa. L’intento è di dare spazio al raccoglimento e alla preghiera personale a partire dalla Parola di Dio, cosa che spesso nella liturgia eucaristica è un po’ sacrificata. Guiderà la Lectio Suor Chiara Cavazza, così da ascoltare una voce femminile che ci aiuti ad entrare nel grande gesto della donna che unse Gesù, trascinata dall’amore per lui.

Il secondo, il martedì santo, ci sarà la celebrazione penitenziale comunitaria. L’idea è che tutta la comunità cristiana entri nel clima della Pasqua in un atteggiamento penitenziale condiviso, che sia una cosa fatta insieme, e non un’impresa personale. Ascolteremo ancora il brano dell’Unzione di Betania, cercando di raccogliere dalla meditazione spirituale del giorno precedente, spunti per una revisione concreta di vita. Ci sarà anche la possibilità di confessarsi.

Il terzo passaggio – il più importante di tutti – il mercoledì santo, sarà un momento di preghiera nelle case della nostra parrocchia. Avete capito bene: nelle case; per essere più precisi: in tutte le case della nostra parrocchia. Vorremmo che ogni famiglia, ogni nucleo familiare e ogni gruppo di amici si riservasse mezz’ora prima di tutto per radunarsi, e poi per vivere insieme un momento di preghiera che sarà uguale per tutti. In quella settimana così ricca e impegnativa, dal punto di vista della richiesta di partecipazione, ci sarà così un momento in cui non si chiede alle persone di uscire di casa per andare in chiesa, ma di respirare un momento di pace nella propria casa, con gli affetti più cari: un incontro che, spesso, magari si dà per scontato e non ci si fa troppo attenzione.

Come nelle case degli antichi ebrei, prima della fuga dall’Egitto, così immaginiamo che quel giorno il Signore possa udire un brusio di preghiera da tutto il nostro territorio parrocchiale, per chiedergli di custodire i nostri legami più cari, di illuminarli con la luce della resurrezione di Gesù e di stringerli in una rete che sappia edificare la Comunità.

Dopo questo breve itinerario, ci auguriamo così di potere raccogliere tutta la ricchezza delle celebrazioni del Triduo Santo e che cresca il desiderio di non mancare a questo appuntamento, che è il più importante dell’anno.

Per vivere bene questi appuntamenti, soprattutto quello del mercoledì santo nelle nostre case, è quanto mai opportuno mettersi nell’ottica fin da adesso di riservare il momento. Talvolta, infatti, è difficile incontrarsi persino in famiglia. Stabilite fin d’ora la mezz’ora in cui trovarvi tutti, per fare questo momento di preghiera insieme. Stabilite fin d’ora chi invitare eventualmente nell’intimità della vostra casa. Guardate se nel vostro condominio c’è qualcuno che potrebbe rimanere solo e invitatelo, organizzatevi perché lo possa vivere con voi e non rimanga solo, affinché nella casa di ognuno possa essere preparata la Pasqua.

Don Davide