Mag 21

L’entusiasmo di Filippo

Di

Filippo, il protagonista della prima lettura, è un diacono: ha ricevuto un ministero dagli apostoli, per permettere al Vangelo di propagarsi, per far sì che i più bisognosi continuassero a venire accuditi e perché gli apostoli potessero continuare a dare un primato alla predicazione missionaria della Parola di Dio e non fossero attanagliati da un eccesso di questioni pratiche e gestionali.

Eppure vediamo che il ministero di Filippo va ben oltre i suoi incarichi. La sua accoglienza del Vangelo cresce in lui, e lo spinge a farsi missionario. Le sue parole sono coinvolgenti, i suoi segni grandiosi: una pletora di spiriti cattivi se ne fugge a gambe levate, e la gente, nel contatto con lui, guarisce.

Non è l’unico tra i ministri della Chiesa apostolica a compiere tali opere: dall’ombra di Pietro in poi, l’entusiasmo della resurrezione provoca meraviglie.

È bellissimo questo incoraggiamento che riceviamo dalle letture di oggi, verso la fine dell’anno pastorale e nel giorno in cui un’altra parte dei nostri bimbi fa la Prima Comunione. Il Vangelo cresce. Quello che inizia con dei segni piccoli, cresce in modo grande. E tale è anche la speranza per questi nostri amici più piccoli che oggi ricevono l’Eucaristia per la prima volta. Noi confidiamo che possano diventare “grandi” non solo di età e di fisico, ma grandi nell’animo, e di potere ammirare gioiosi e stupiti le loro opere.

La prima lettura di oggi è anche un esercizio di verifica nella fede del nostro anno pastorale. Cos’è cresciuto? Cos’è stato animato dallo Spirito e cosa no? Ci sono stati degli spiriti maligni che sono stati scacciati?

Se quest’ultima domanda trova una risposta affermativa, allora possiamo davvero ringraziare il Signore, chiedendo la grazia di essere ancora e continuamente pronti a rendere ragione della nostra fede: non solo attraverso ragionamenti precisi e pertinenti, ma soprattutto attraverso la bellezza e l’entusiasmo di una testimonianza. Come quella di Filippo.

Don Davide

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