C’è un’opera strepitosa – pensate, del XV secolo! – che raffigura l’Annunciazione a Maria, ma in cui l’angelo non si vede, perché la prospettiva è dal suo punto di vista e si ammira l’esitazione di Maria, la sorpresa, la meraviglia, l’indugiare e il suo gesto di allungare la mano, quasi a volerlo toccare.
In quel particolare il pittore, Antonello da Messina, ha voluto rappresentare la disponibilità di Maria, che si lascia coinvolgere nell’incredibile avventura che le propone l’angelo. Io l’ho vista dal vero, in una mostra, e vi assicuro che è ipnotica ed emozionante.
In quell’immagine c’è il senso di ciò che vi propongo oggi: lasciarvi coinvolgere.
L’ultima tappa prima del Natale è un forte invito a non rimanere indifferenti a quella presenza che vi può stravolgere la vita: come un tocco, come qualcuno che inaspettatamente ti prende per mano.
Un cosa concreta, da cui può scaturire tanto bene.
Ho pensato che magari Antonello da Messina non vi appassiona quanto a me. Allora, per spiegarmi meglio, vi propongo QUESTO CORTO. Dura solo 3 minuti e se Antonello da Messina fosse vissuto in California nel XXI secolo, forse il suo capolavoro l’avrebbe reso così. 😉
Assunta
18 Dicembre 2021Non so se sono capace di dare anche uno spazio piccolissimo a qualcuno… l egoismo imperversa anche in me… Hai messo il dito nella piaga… Farò un profondo esame di coscienza… Grazie Don!!