Giu 19

Estate 21-06-2020

Di

Inizia l’estate e Gesù nel vangelo di oggi usa l’immagine dei passerotti, anche loro custoditi dal Padre di tutti, che è nei cieli.

Dovrebbe essere lo spunto per una sorta di mindfulness cristiana: fermarsi a guardare il volo dei passerotti. Essi volano allegri, non un gesto solenne ed estremo come quello dei rapaci, ma un movimento più semplice, dedito alla ricerca di cibo e alla libertà dell’aria. Dio si prende cura di questa loro esistenza umile.

Allo stesso modo, possiamo immaginare di fermarci con il volto rivolto verso il sole e, senza mascherina, inspirare l’aria d’estate. Ascoltare il canto degli uccelli e, quando arriverà il caldo vero, il frinire dei grilli e delle cicale. E pensare che come il Sole, così splende su di noi l’amore del Padre. È possibile che ogni tanto non si veda il Sole, che sia oscurato dalle nuvole: nondimeno, sappiamo che è la sua energia che sostiene il mondo, anche nella peggiore giornata d’inverno, e che, se per qualche ragione il Sole smettesse di emanare i suoi raggi sulla Terra, il pianeta collasserebbe all’istante. Ma, in realtà, nessuno dubita che il Sole continuerà a bruciare e a emanare il suo calore per svariati miliardi di anni.

Così è l’amore di Dio. Anche quando appare nascosto, mantiene tutto nell’esistenza. Anche se non lo vediamo è lui che continua a dar vita al nostro cuore.

La luce, il calore e i colori dell’estate ci servano a richiamare quest’energia sovrana, che è tanto vasta da abitare il globo, e tanto personale da essere premurosa per ciascuno di noi.

È grazie a questa conferma di quanto sia voluta e preziosa la nostra esistenza per Dio – conferma che ci ricorda Gesù in ogni sua parola e in ogni suo gesto – che possiamo non vivere nel buio e nel nascondimento, ma cercare di essere autentici.

Per lo stesso motivo, siamo incoraggiati a non lasciarci coinvolgere nelle trame nascoste, ma ad essere solari e limpidi, come una giornata tersa d’estate.

Infine, è il ricordo del volo dei passerotti che ci fa sentire liberi da ogni paura. Nessuno ci potrà fare del male, anche chi volesse farcelo davvero. La nostra vita è ancorata ad un’esistenza più profonda, più radicale e più libera.

Vorrei che per tutti il tempo dell’estate fosse l’occasione di coltivare un po’ questa sorgente spirituale.

Vi propongo, quando andrete al mare o in montagna, o in un viaggio nella nostra bella Italia, di sostare su qualche piccolo sguardo dove il particolare tocca l’universale: il moto delle onde, un bambino che gioca con la sabbia, la croce sulla cima di una montagna, il pascolo delle mucche, il cameriere che versa un buon vino toscano, i cipressi in contrasto su un campo di girasoli… tutto ci può confermare dell’energia dell’amore di Dio che sostiene il mondo.

Lasciamo che questa consapevolezza entri in noi e permei il nostro spirito e – come quando rimaniamo esposti al sole e ne sentiamo il calore sulle guance – cerchiamo di percepire Dio stesso che ci accarezza.

Don Davide

image_pdfimage_print
, , ,

Lascia un commento

Name *

Email *
Commenta *