Dic 06

Una settimana davvero speciale

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Con la voce di Giovanni Battista che ci invita alla conversione e a fare l’esperienza del perdono dei peccati, entriamo in una settimana davvero speciale per tutta la Chiesa e per la Chiesa di Bologna.

Questo martedì Papa Francesco aprirà la Porta Santa in San Pietro a Roma per inaugurare il Giubileo Straordinario della Misericordia; sabato, invece, accoglieremo il nuovo vescovo Matteo Maria Zuppi, che dopo la celebrazione eucaristica aprirà la Porta Santa nella nostra cattedrale.

Il papa ci ha consegnato l’intento programmatico di questo anno, nell’interpretazione sintetica del Concilio che ci ha proposto nella bolla di indizione dell’anno santo Misericordiae Vultus (MV): «I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte l’esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in un modo nuovo. Una nuova tappa dell’evangelizzazione di sempre» (MV 4). La misericordia è la chiave sintetica di questo “nuovo” stile, è «l’architrave che sorregge la vita della Chiesa» (MV 10).

Senza mezzi termini, papa Francesco afferma che «tutto nell’azione pastorale della Chiesa dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti […]. La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole» (MV 10).

Mi pare di particolare rilievo, in questo tempo d’Avvento, ricordare che «misericordia è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro» (MV 2). L’Avvento, tempo di attesa, è tempo soprattutto di attesa della misericordia di Dio, di incontro col suo perdono e rinnovamento a partire da esso.

Chi desidera cambiare vita? Chi desidera avere la pace? Si faccia avanti! È il tempo della misericordia!

Anche la presenza di un nuovo vescovo si iscrive in questo segno della misericordia di Dio per la sua – in questo caso, nostra – Chiesa.  Per capire quali siano i sentimenti di un vescovo per la diocesi che gli viene affidata, potremmo rileggere le parole di Paolo nella II lettura di questa domenica, rivolta “col cuore in mano” ai Filippesi, sua comunità prediletta e amata. Soprattutto, vorrei ricordare queste parole: «Quando prego per tutti voi, lo faccio con gioia» (Fil 1,4). Ci auguriamo che il vescovo Matteo possa dire lo stesso della sua Chiesa di Bologna, ma allo stesso tempo vogliamo fare nostre queste parole:

«Caro vescovo,

quando preghiamo per te, lo facciamo con gioia, a motivo del tuo prezioso servizio al vangelo. Siamo persuasi che il Signore che ha iniziato in te quest’opera buona, la porterà a compimento. Perciò preghiamo che il tuo amore cresca sempre di più, perché tu possa raccogliere a piene mani i frutti che ti aspetti dalla tua Chiesa ed essere lieto e contento del tuo ministero» (cf. Fil 1,4-11).

 Don Davide

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