Don Tonino Bello è stato vescovo di Molfetta dal 1982 e Presidente di Pax Christi dal 1985, mantenendo entrambi gli incarichi fino al 1993, anno della sua morte a causa di un tumore allo stomaco. Dal 7 al 13 dicembre 1992, già malato e con il divieto dei medici a partecipare, organizzò e guidò una marcia di pace per andare a Sarajevo. Fu la prima volta che qualcuno riuscì ad entrare nella città assediata dall’inizio del conflitto dei Balcani.

Nell’agosto del 2017, il gruppo giovani della parrocchia è stato ospitato dalla Parrocchia della B. V. del Carmine a Martina Franca (TA), per scoprire la figura di don Tonino Bello, attraverso i suoi testi, alcuni video e visitando la sua tomba ad Alessano (LE).

Consideriamo don Tonino un maestro per i nostri tempi e un riferimento per la sua instancabile opera di formazione all’impegno politico, per il rispetto dei poveri, per essere stato tra i primi ad avere portato all’attenzione della Chiesa, con una sensibilità straordinaria, il problema dei migranti e l’esigenza di integrazione, e infine, per essere stato una sentinella di pace, quando la memoria e la cultura di pace sono state ferite, a pochi decenni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, dall’esplodere di un conflitto nel cuore dell’Europa.

“Che smania di cose vere ci brucia dentro! Che voglia di trasparenza!

Non abbiamo sentito mai così vivo il bisogno di vedere oltre. Oltre la vita, la morte, i sogni, il dolore, la gioia, la gloria. Oltre l’avvicendarsi delle stagioni, il germogliare dei fiori, il cadere delle foglie, il frantumarsi delle rocce.

Dove vanno le lacrime delle madri? Qual è l’ultimo approdo dei naufraghi? Verso quali estuari sfocia il fiume degli oppressi? Quali traguardi taglierà la carrozzella dell’handicappato? C’è qualcuno che scriva sul palmo della sua mano il nome dei poveri? Perché la solitudine è amara? A quali lampeggiamenti allude il sorriso di un bambino? Perché Daniela sta morendo a vent’anni? Che fanno in cielo le stelle?

A quest’ansia di vedere oltre, c’è risposta?”

Don Tonino Bello, Lettera a Maria